lunedì 8 agosto 2011

La Niña tornerà in inverno


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Dopo la forte Niña del 2010, si è passati negli ultimi mesi ad una fase neutrale in zona ENSO (El Niño Southern Oscillation), con temperature superficiali in area Niño 3.4 assolutamente normali. Tale riscaldamento moderato ha portato, insieme ad altri fattori, ad un aumento delle temperature globali, dimostrando ancora una volta il ruolo fondamentale che l'ENSO gioca nel determinare il bilancio termico terrestre. Tutti e cinque i principali enti preposti a misurare la temperatura terrestre hanno registrato infatti un aumento.
Qualche settimana fa il modello predittivo del NOAA riguardo l'ENSO, il CFS, aveva già intuito il ritorno a condizioni fredde per le acque superficiali del Pacifico tropicale al largo delle coste del Perù. Ora tale intuizione sta diventando una previsione, in quanto non solo il CFS ha rincarato la dose, prevedendo una Niña moderata per il prossimo inverno, ma altri prestigiosi modelli si stanno accodando proponendo, di previsione in previsione, valori sempre più bassi per le SSTA del Pacifico tropicale. Tra questi si possono citare il modello che fa capo alle ECMWF e quello della Nasa.
Abbiamo voluto riportare il grafico predittivo del NOAA CFS, in cui appare molto chiara la nuova Niña che potrebbe prendere piede tra l'autunno e l'inverno prossimi. Le conseguenze di una nuova Niña così ravvicinata alla precedente, che vogliamo ricordarlo fu molto forte, sono numerose. A parte le conseguenze direttamente climatiche di cui non ci occupiamo in questo articolo, importante è capire se stia davvero iniziando una fase climatica con maggiore frequenza di Niña rispetto ai Niño: ciò darebbe ragione a chi pensa che da qualche anno sia scattato un nuovo shift climatico volto al raffreddamento globale.
Certamente la prima conseguenza di una nuova Niña sarà un nuovo stop al Global Warming. Se poi aggiungiamo che siamo da qualche anno entrati nella fase negativa della PDO (Pacifical Decadal Oscillation) e la AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation) potrebbe aver già toccato i suoi massimi ed essere entrata nella sua fase discendente, e se a tutto ciò associamo la debolezza solare unita ad una aumentata attività vulcanica, allora dovremmo aspettarci che i prossimi decenni siano più freschi dei precedenti. In caso contrario l'azione dei Gas Serra giocherebbe un ruolo molto più importante di quanto molti scienziati pensano.

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