sabato 31 dicembre 2011
venerdì 30 dicembre 2011
Rappresentazione termica odierna: si nota come la roccaforte del gelo sia per il momento situata molto ad est, causa l'ingerenza delle correnti occidentali troppo sostenuta.
La folle attività del Vortice Polare non consente all'alta pressione russo-siberiana di potersi espandere verso levante. Attualmente la figura anticiclonica prettamente termica si trova rintanata sulle estreme aree orientali asiatiche e nemmeno la Russia risente del suo respiro gelido.
Ma perché l'Orso rimane nella tana? La colpa è ancora una volta del Vortice Polare così forte e compatto, che porta ad un incessante flusso zonale scarsamente ondulato a medie-alte latitudini lungo tutto l'Emisfero Boreale. Considerando che per correnti zonali intendiamo i tipici venti occidentali in scorrimento lungo tutta la colonna atmosferica, si intuisce molto bene come le potenzialità retrograde dell'alta pressione termica siberiana vengano totalmente inibite.
Realisticamente è giusto sottolineare che le sorti della stagione invernale non saranno così facili da raddrizzare, perché il pattern circolatorio generale, dipendente da una moltitudine di indicatori climatici, non può mutare di colpo dall'oggi al domani.
giovedì 29 dicembre 2011
Difficoltà per il gelo d'invadere l'Europa, Vortice Polare molto forte chissà ancora per quanto tempo.
La forte positività dell'indice di Oscillazione Artica è uno dei fattori che non consente all'inverno di decollare. I tentativi artici, anche per l'inizio di gennaio, appaiono disorganizzati ed incapaci di far piombare l'Europa in serie fasi gelide invernali, come quelle non erano mancate negli ultimi 2 anni. Negli ultimi giorni si sono raggiunti nuovi massimi del Vortice Polare, con una positività vicina al valore 4, che replica quella già toccata nella prima parte di dicembre.
Le stagioni con un Vortice Polare così forte difficilmente possono cambiare segno all'improvviso: solo un eventuale stratwarming potrebbe indurre seri scossoni e, più precisamente un "Major Statwarming" (episodio massimo), potrebbe provocare, nella sua propagazione verso la troposfera, un'inversione totale dei venti alle medio - alte latitudini, con la conseguente retrogressione della Depressione Siberiana sull'Europa.
L'inverno che stenta a decollare trova quindi ragion d'essere in questo strapotere della Depressione Polare, che non sembra conoscere freno nell'ultimo periodo: una misura dell'intensità del vortice polare è data dall'Oscillazione Artica (AO), che misura la differenza di pressione fra le zone polari e le medie latitudini.
mercoledì 28 dicembre 2011
artico: deficit oltre il milione di km
Artico in sofferenza, con una estensione complessiva al di sotto della media con un deficit di oltre un milione di km quadrati, posizionandosi attualmente attorno ai 13 milioni e 700 mila km quadrati. La situazione avrebbe potuto essere anche peggiore se non fosse stato per il provvidenziale ricompattamento del vortice polare da Novembre, che ha favorito numerose bufere di neve ma soprattutto la formazione di un cospicuo lago di aria fredda oltre il Circolo Polare Artico, che ha favorito nell'ultimo mese un buon trend di crescita del pack.
martedì 27 dicembre 2011
lunedì 26 dicembre 2011
domenica 25 dicembre 2011
sabato 24 dicembre 2011
venerdì 23 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
domenica 18 dicembre 2011
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