lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
sabato 29 ottobre 2011
Che inverno sarà? Confronto con il 2010-11
Cerchiamo di capire l'inverno 2011-12 come potrebbe essere e per farlo facciamo un raffronto tra gli indizi predittori e descrittori della stagione invernale scorsa 2010-11 con quella prossima 2011-12.
Inverno 2010-2011
ENSO ++
PdO -
QBO verso la positività
Attviità solare bassa
AMO ++
Consegeunze: vortice polare molto diturbato (AO fortemente negativa, comunque poco favorevole a maggiori discese gelide verso l'Italia), blocchi atlantici modulati da anomalie oceaniche e retrogressioni fredde continentali
Inverno 2011-12
ENSO -
PDO -
QBO verso la negatività
Attività solare bassa ma in ripresa
AMO +
Conseguenze: vortice polare poco disturbato, indice zonale alto e azioni continentali retrograde ridotte rispetto alla stagione precedente; maggiori incursioni dell'anticiclone sul Mediterraneo sopratutto ad ovest ed intervallata da inserimenti atlantici veloci durante il calo di tensione della corrente a getto che in media dovrebbe circumnavigare l'anticiclone di blocco sul nord Atlantico. In questo caso ci aspettiamo maggiori incursioni fredde per adriatiche e meridione in sintonia con una Nina moderata. Inverno nel complesso poco dinamico, più secco e termicamente sopra media al Nord Ovest e Tirreniche.
venerdì 28 ottobre 2011
Artico: banchisa a 7,9 milioni km2 (deficit intorno ai 2 milioni)
Con l'Autunno ben inoltrato continua la ricostruzione del ghiaccio marino artico, che seppur a fatica, continua ad incrementare la sua estensione. Secondo gli ultimi dati elaborati dal National Snow and Ice Date Center, utilizzando le misurazioni dal Special Sensor Microwave Imager/Sounder (SSMIS), l'estensione attuale dei ghiacci marini artici raggiunge all'incirca i 7,9 milioni di chilometri quadrati. Seppur la situazione e migliore rispetto all'annata 2007, l'estensione rimane ancora ben al di sotto della media stagionale, con un deficit che si aggira nell'intorno dei 2 milioni di chilometri quadrati. Una trend negativo che prosegue ormai dal lontano 2005, ultima annata durante la quale l'anomalia segnò valori positivi.
Mancano tuttavia dati più precisi ed accurati visto che dal 3 Ottobre siamo rimasti privi dei dati ad alta risoluzione, un problema che si protrarrà sin quando non verrà rimpiazzato il nuovo satellite AMSR-E. Le ultime rilevazione segnavano un'estensione di 5,696 milioni di chilometri quadrati, ben 1,934 milioni in meno rispetto alla media 1979-2008.
La situazione tuttavia non è cosi drammatica in tutte le parti dell'Artico. Analizzando le varie regioni otteniamo i seguenti dati:
Area centrale: -0,25 milioni di kmq
Mare di Bering: poco al di sotto della media
Golfo di St. Lawrence: poco al di sotto della media
Mare di Baffin: +0,1 milioni di kmq
Greenland: -0,05 milioni di kmq
Mare di Barents: -0,1 milioni di kmq
Mare di Kara: -0,31 milioni di kmq
Mare di Laptev: -0,3 milioni di kmq
Mare Siberia orientale: -0,38 milioni di kmq
Mare di Chukchi: -0,15 milioni di kmq
Mare di Beaufort: -0,19 milioni di kmq
Arcipelago canadese: 0,05 milioni di kmq
Baia di Hodson: poco al di sotto della media
Mare di Okhotsk: poco al di sotto della media
giovedì 27 ottobre 2011
mercoledì 26 ottobre 2011
martedì 25 ottobre 2011
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