mercoledì 30 novembre 2011

Notte fra il 2 ed il 3 dicembre: cut-off sul Mediterraneo Occidentale in affondo sul Nord Africa, ma anticiclone che perderà colpi a livello continentale. Le correnti atlantiche si abbasseranno un po' di latitudine ed anche in Italia il campo barico subirà un ridimensionamento.

Gira a mille il Vortice Polare, ostacolo insormontabile per un autentico decollo dell'Inverno.

Debutta l'inverno in un quadro che non potrebbe essere più pessimo, in compagnia di un'anomalia anticiclonica che, a livello europeo, stenta a ridimensionarsi. L'attuale situazione contingente è ulteriormente complicata dal netto compattamento del Vortice Polare, che sta raggiungendo la massima forza stagionale: l'aumento dell'indice AO, in accordo con una NAO anch'essa decisamente positiva, sta pertanto vedendo il susseguirsi di profonde depressioni sul Nord Europa, con scarsissime ondulazioni del getto atlantico e forte gradiente barico rispetto alle latitudini centro-meridionali, dove si distende una cintura di blocco anticiclonica. Doveva esserci una prima piccola svolta perturbata per l'inizio dicembre con ripercussioni importanti fin sul Mediterraneo, ma il tutto è stato fortemente ridimensionato: un'onda ciclonica nord-atlantica finirà per spezzarsi, facendo finire un nocciolo ciclonico in isolamento fra Mediterraneo Occidentale e settori algero-marocchini. L'anticiclone, pur a fatica, farà buona guardia e proverà a battere colpo su colpo: forse un assalto più incisivo potrebbe avvenire nella prossima settimana con possibile ingresso più freddo fra il 9 ed il 10 dicembre, ma al riguardo non ci sono ancora convergenze importanti da parte dei maggiori centri di calcolo. Si tratta quindi d'ipotesi ampiamente da confermare, ma i conti andranno ancora fatti con gli indici AO e NAO (i più importanti, ma non i soli, per le dinamiche meteo a livello continentale) che, seppure in lieve calo, potrebbero restare su livelli positivi. Quel che appare certo è che, a differenza degli ultimi due anni, l'inverno non appare fatto capace di iniziare a tambur battente: il Vortice Polare difficilmente rallenterà la sua corsa a breve, dato il raffreddamento stratosferico a latitudini polari. Vanno poi doverosamente menzionati la Nina moderata e la QBO negativa, fattori che certo non giocano a favore di quel decollo d'Inverno che in tanti vorrebbero: questi stessi elementi avevano peraltro determinato il brusco cambiamento della stagione fredda 2010/2011, iniziata al massimo delle forze e successivamente sgonfiatasi fra gennaio e febbraio.

Domani le prime piogge raggiungeranno la Liguria e l'alta Toscana, sintomo di un graduale cambiamento che dovrebbe condurre al cedimento dell'Alta Pressione.

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martedì 29 novembre 2011

Ghiaccio artico in ripresa

Pack Artico oltre i 10 milioni di km quadrati - La banchisa artica sta crescendo con regolarità grazie anche ad un vortice polare ben compatto e in fase di ulteriore rinforzo. Attualmente l'estensione del pack artico si attesta intorno ai 10 milioni e 500 mila kilometri quadrati, un valore del tutto analogo al medesimo periodo del 2007. Continuiamo pertanto a rimanere sotto la media di riferimento 1979-2000, con un deficit di oltre 1 milione di km quadrati. Gli ammanchi maggiori penalizzano soprattutto la Baia di Hudson, ma anche la Baia di Baffin ed il Mar di Barents. Situazione invece positiva su Mar di Beaufort e soprattutto tra Stretto di Bering ed Alaska orientale, dove l'estensione dei ghiacci supera quella media attesa. Nei prossimi giorni la crescita dovrebbe mantenersi regolare, stante le proiezioni di un vortice polare in buona salute e quindi con poca dispersione del lago di aria gelida che va costruendosi giorno dopo giorno oltre il Circolo Polare Artico.

Domani cambierà poco, salvo un parziale aumento delle nubi in Liguria, basso Piemonte e alta Toscana. Ancora qualche pioggia nelle regioni insulari e nel sud della Calabria.

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mercoledì 23 novembre 2011