mercoledì 30 novembre 2011

Gira a mille il Vortice Polare, ostacolo insormontabile per un autentico decollo dell'Inverno.

Debutta l'inverno in un quadro che non potrebbe essere più pessimo, in compagnia di un'anomalia anticiclonica che, a livello europeo, stenta a ridimensionarsi. L'attuale situazione contingente è ulteriormente complicata dal netto compattamento del Vortice Polare, che sta raggiungendo la massima forza stagionale: l'aumento dell'indice AO, in accordo con una NAO anch'essa decisamente positiva, sta pertanto vedendo il susseguirsi di profonde depressioni sul Nord Europa, con scarsissime ondulazioni del getto atlantico e forte gradiente barico rispetto alle latitudini centro-meridionali, dove si distende una cintura di blocco anticiclonica. Doveva esserci una prima piccola svolta perturbata per l'inizio dicembre con ripercussioni importanti fin sul Mediterraneo, ma il tutto è stato fortemente ridimensionato: un'onda ciclonica nord-atlantica finirà per spezzarsi, facendo finire un nocciolo ciclonico in isolamento fra Mediterraneo Occidentale e settori algero-marocchini. L'anticiclone, pur a fatica, farà buona guardia e proverà a battere colpo su colpo: forse un assalto più incisivo potrebbe avvenire nella prossima settimana con possibile ingresso più freddo fra il 9 ed il 10 dicembre, ma al riguardo non ci sono ancora convergenze importanti da parte dei maggiori centri di calcolo. Si tratta quindi d'ipotesi ampiamente da confermare, ma i conti andranno ancora fatti con gli indici AO e NAO (i più importanti, ma non i soli, per le dinamiche meteo a livello continentale) che, seppure in lieve calo, potrebbero restare su livelli positivi. Quel che appare certo è che, a differenza degli ultimi due anni, l'inverno non appare fatto capace di iniziare a tambur battente: il Vortice Polare difficilmente rallenterà la sua corsa a breve, dato il raffreddamento stratosferico a latitudini polari. Vanno poi doverosamente menzionati la Nina moderata e la QBO negativa, fattori che certo non giocano a favore di quel decollo d'Inverno che in tanti vorrebbero: questi stessi elementi avevano peraltro determinato il brusco cambiamento della stagione fredda 2010/2011, iniziata al massimo delle forze e successivamente sgonfiatasi fra gennaio e febbraio.

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