sabato 12 novembre 2011

La Nina si rinforza sul Pacifico tropicale

Crescono le anomalie negative della SST sul Pacifico tropicale - Durante le ultime 4 settimane il Pacifico tropicale si è ulteriormente raffreddato in superficie, con ulteriore incremento delle anomalie negative della SST ( temperatura superficiale ): in particolare si sono osservate anomalie inferiori anche a -1°C sul comparto centro-orientale, ovvero tra il 160° ed il 90° di longitudine ovest, intorno ai -0.5°C sul settore orientale, ovvero ad Est del 170° di longitudine Ovest ( immagine allegata, fonte NOAA ). A livello globale spiccano invece anomalie termiche positive su gran parte dell'Oceano Indiano, Atlantico e sul Pacifico nord occidentale; da notare anche la pesante anomalia termica positiva del Mediterraneo occidentale. Negli ultimi 30 giorni si è ad ogni modo osservato un anormale raffreddamento soprattutto del Pacifico tropicale orientale, ovvero la porzione prospiciente l'America Latina. Si rafforza dunque il fenomeno de La Nina e i patter sinottici rispecchiano tale configurazione con un incentivazione dell'attività convettiva ( rovesci e temporali ) a ridosso dell'Indonesia; viceversa si osserva una ridotta attività convettiva proprio sul Messico, dove piove assai di meno. La maggior parte dei modelli ENSO, prevede una prosecuzione de La Nina per gran parte del prossimo inverno boreale, che raggruppa le emissioni modellistiche ( ricordiamo che si ha episodio di Nina quando le anomalie termiche passano sotto la soglia di -0.5°C ). Il pattern circolatorio sull'Emisfero boreale in presenza de La Nina, prevede spesso la formazione di un promontorio anticiclonico sul Pacifico Settentrionale, con successiva saccatura sul comparto statunitense e nuovo promontorio sul Nord Atlantico ( tra l'altro attualmente presente ). Se quest'ultimo promontorio riuscisse a spingersi con maggiore decisione verso l'Europa occidentale, sul Vecchio Continente potrebbero venire favorite discese fredde polari o continentali, prospettiva attualmente vanificata dalla presenza di un campo anticiclonico dinamico centrato sul Baltico, nonchè dalla presenza di una stretta saccatura proprio tra Islanda ed Azzorre. Una situazione che potrebbe tuttavia sbloccarsi verso la fine del mese, favorendo maggiori incursioni fredde sull'Europa ma anche sull'Italia. Ne riparleremo.

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