giovedì 31 gennaio 2013

analisi barica 2-9 febbraio 2013: nella prima Multi MTG vediamo la prima irruzione artica, del prossimo WE. Nella seconda Multi MTG vediamo la seconda irruzione artica, intorno al 7-9 febbraio.

Prima irruzione artica- La prima irruzione artica di febbraio l'avremo nel prossimo fine settimana. La saccatura artica, come possiamo vedere nella prima Multi MTG, sfrutterà il blocco azzorriano per scendere sino al Mediterraneo Centrale. Ancora non è chiaro dove e come si formerà il minimo al suolo. Se si dovesse formare ad ovest, sul Tirreno, la probabilità di neve a bassa quota al Nord aumenterebbe. In caso contrario la saccatura potrebbe scivolare via velocemente.
La neve arriverà certamente sulle Alpi e sugli Appennini, sino ai fondovalle al Nord. Possibili episodi di neve bagnata o mista anche in pianura in Emilia, forse anche in Veneto e Friuli. Altrove, sabato, avremo piogge anche intense. Rimarrà in ombra pluviometrica il Piemonte. Nel corso della nottata la neve guadagnerà terreno verso il Centro, dove potrebbe cadere a quote collinari. Sono comunque attese copiose nevicate sull'Appennino centro-settentrionale. Nella giornata di domenica la neve si spingerà ancora più a sud, sino all'Appennino meridionale. Brusco calo termico ovunque.

Seconda irruzione artica- A partire dal 7 febbraio, una seconda irruzione artica colpirà l'Italia. La dinamica sarà molto simile alla precedente, ma stavolta potrebbe non trattarsi di un passaggio veloce (cfr. seconda Multi MTG). Stando alle ultime elaborazioni modellistiche, soprattutto del modello europeo ECMWF, sull'Europa centro-meridionale potrebbero insistere correnti artiche per più giorni. Non è neppure escluso un progressivo contributo di aria fredda continentale. Tale fase risulta ancora poco definita: quindi si rinvia ai prossimi aggiornamenti per avere indicazioni più precise.







Meteo Montella

Venerdì graduale cambiamento del tempo a partire dalle regioni tirreniche e di nordovest. Non mancherà occasione per qualche piovasco, mentre sui confini alpini ci aspettiamo un più vivace peggioramento con neve fitta sui versanti nord.

martedì 22 gennaio 2013

La mappa GFS, riferita al giorno 25 gennaio, mostra il Mediterraneo Centrale in balia di una depressione che andrà a richiamare aria più fredda dalle aree centro-orientali del Continente.

SPAZIO PER NEVICATE - Il transito del vortice depressionario sull'Italia sarà coadiuvato da un nucleo d'aria particolarmente fredda in quota, trattandosi di correnti d'estrazione groenlandese. Tra l'altro, nel suo graduale spostamento verso est, lo stesso vortice depressionario sarà capace di richiamare ulteriori masse d'aria fredde dall'Europa Centro-Orientale. In sostanza, quindi avremo un tipo di tempo invernale con nevicate anche abbondanti sui rilievi: la neve potrà cadere a bassa quota, localmente in pianura, su Basso Piemonte, entroterra ligure e settori emiliani, mentre sul resto del Settentrione non sono attesi fenomeni di rilievo. In una seconda fase, sul finire della settimana, nevicherà fino a quote basse collinari, anche su parte degli Appennini in particolare lungo i versanti adriatici, più coinvolti dall'aria fredda in arrivo dal Balcani.

Meteo Montella

Mercoledì condizioni di maltempo in rapida intensificazione un po' ovunque, salvo nelle regioni del nord indicate in figura.

sabato 19 gennaio 2013

analisi barica 24/25 Gennaio 2013: nella Multi MTG possiamo vedere l'azione congiunta sull'Italia dell'aria di origine atlantica e quella di origine continentale.

Nuova fase fredda- Già a partire dal 23 gennaio si aprirà, quindi, una nuova e lunga fase fredda, non freddissima, che interesserà buona parte del paese, con particolare riferimento al Centro-Nord. Secondo il modello europeo ECMWF, si potrebbe formare un minimo in Italia, che avrebbe il merito di richiamare e fondere aria continentale (fredda e pellicolare) e aria nord-atlantica (fredda e marittima). In sintesi l'Europa potrebbe diventare terreno di scontro dei due colossi, con una fase meteo dominata da correnti provenienti da entrambi.

Meteo Montella

Domenica giornata di diffuso maltempo. Ci aspettiamo un rialzo della quota neve anche nelle regioni di nordovest.

giovedì 17 gennaio 2013

Vediamo la saccatura atlantica sul Mediterraneo occidentale nel prossimo fine settimana(19-21 gennaio 2013).

Nel fine settimana giunge una perturbazione atlantica- Come possiamo osservare nella  carta, una Multi MTG, nel corso del prossimo fine settimana una saccatura nord-atlantica si getterà sul Mediterraneo occidentale. Ciò scatenerà un richiamo mite, a curvatura progressivamente sempre più ciclonica, sull'Italia. Come sempre in questi casi, la neve da addolcimento imbiancherà il Nord-Ovest sino in pianura: addirittura all'inizio del peggioramento, nella giornata di sabato, la neve potrebbe cadere in pianura anche in Emilia e in Veneto. Il resto del paese, compreso il Nord-Est, da domenica sarà sotto la pioggia.

Venerdì persisteranno condizioni di maltempo nelle regioni indicate, dove ci aspettiamo nevicate a bassa quota.

martedì 8 gennaio 2013

analisi barica 13-15 Gennaio: prima Irruzione Artica!

13-15 Gennaio: Prima Irruzione Artica- Nel frattempo si ergerà sul vicino Atlantico un promontorio subtropicale (Azzorre) che fungerà da blocco per le miti correnti oceaniche, ma anche da "scivolo" barico per la prima irruzione artica. Come possiamo vedere nella prima Multi MTG, nel corso della giornata di domenica e lunedì, aria fredda di origine artica si getterà nel Mediterraneo centrale. Ciò favorirà nevicate ovviamente sui monti, ma spesso anche in pianura al Nord: penso soprattutto alle aree del Nord-Ovest e dell'Emilia. La neve potrebbe scendere a quote collinari anche al Centro. Più defilato in questa prima fase il Sud. Attenzione: vista la notevole difficoltà predittiva dei modelli fisico-matematici in questa fase, tale tendenza potrebbe subire delle modifiche. Seguire gli aggiornamenti. Attendibilità media

Mercoledì prevalenza di bel tempo, salvo nubi in graduale aumento in Liguria e Toscana. Qui saranno possibili piovaschi, così come sulla bassa Calabria e in Sicilia. Segnaliamo persistenti banchi di nebbia in Val Padana e nelle valli del centro Italia.

domenica 6 gennaio 2013

Domani avremo qualche precipitazione sparsa nelle regioni del medio-basso versante adriatico e al sud.

Svolta invernale dopo il 10 Gennaio: il 12-13 Gennaio. Una bolla d'aria gelida dall'Europa Centro-Orientale tenderebbe ad estendersi fin verso il Mediterraneo, con potenziali conseguenze perturbate e nevose.

SVOLTA INVERNALE DOPO IL 10 GENNAIO Novità importanti fervono per l'inizio della seconda decade del mese quando andranno a realizzarsi le prime parziale conseguenze di quel riscaldamento stratosferico imponente (Major Stratwarming), che produce lo snaturamento anche a livello troposferico del Vortice Polare (nient'altro che quel "motore" che contiene il grande gelo del Polo Nord), il quale viene così indotto a dislocarsi in latitudini non certo consone. La fase cruciale dovrebbe avvenire dopo il 10 gennaio, quando si andranno a creare i primi progressivi cenni di cambiamento: l'anticiclone inizierà a subire un tracollo sul Mediterraneo Centrale, mentre nel contempo crescerà in modo esponenziale il ruolo di un nucleo depressionario d'aria gelida (nocciolo del Vortice Polare) in costruzione sul comparto baltico-russo.NEVE E TEMPERATURE IN PICCHIATA - Inizialmente l'indebolimento dell'anticiclone sul Mediterraneo dovrebbe produrre interferenze temporanee d'aria umida (e non particolarmente fredda) d'origine atlantica. Solo a partire dal 12-13 gennaio si dovrebbe assistere alla formazione di una vera e propria depressione italica, capace di risucchiare masse d'aria sempre più fredde di matrice artico-continentale dall'Europa Nord-Orientale in progressione verso l'Italia. La retrogressione del lago d'aria gelida verso il nostro Paese dovrebbe essere indotto da una classica configurazione SCAND+, con l'isolamento di un'area anticiclonica tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava. Le attuali proiezioni (da confermare) indicano elevate possibilità di neve a bassa quota in questa fase principalmente al Centro-Nord, con crollo termico più avvertito al Nord e parte delle regioni adriatiche. 
 META' GENNAIO, SCENARI DI GRANDE GELO - Una successiva incursione gelida ben più importante ed organizzata potrebbe fiondarsi dal Polo Nord nei giorni attorno al 15-18 gennaio in direzione del cuore dell'Europa Centro-Orientale. Sarebbe proprio questa la manifestazione più eclatante dello stratwarming, che potrebbe causare davvero gelo cruento su buona parte delle aree centro-orientali del Continente con temperature in ulteriore crollo. Parte di questa potente bolla gelida potrebbe catapultarsi con moto retrogrado anche verso l'Italia, se venisse confermato un impianto barico con una zona anticiclonica strutturata dalla Penisola Iberica al Regno Unito, a far da baluardo rispetto ai possibili inserimenti di disturbo d'aria più mite atlantica: si tratta ancora di un'eventualità tutta da verificare, al momento è troppo presto per ipotizzare l'entità dell'influenza gelida verso l'Italia. 
 GELO AD OLTRANZA? - Tutt'altro che esclusi scenari rigidi nella terza decade: un ipotetico aggancio tra la "wave 1 aleutinica" e la "wave 2 atlantica" sarebbe congeniale per il mantenimento del grande gelo in Europa, con ovvie possibilità d'ingerenze artico-siberiane fino alle nostre latitudini e possibili interazioni con interferenze d'aria atlantica a favorire la neve. Sarà quindi un autentico terremoto barico destinato ad avere ripercussioni prolungate, con rischi di una seconda parte dell'inverno rigida su parte d'Europa, ancor più se vi fosse un possibile "final warming" a fine mese. Da monitorare anche la MJO (Madden Julian Oscillation) che, qualora andasse in fase 7, incentiverebbe un maggior contributo Subtropicale sull'Oceano a mandare ancor più al tappeto il Vortice Polare. Gli ingredienti per una 2° parte di gennaio ricca di colpi di scena ci sono tutti, ma per il momento si deve andare passo passo, in quanto non è chiaro quanto l'Italia verrà coinvolta.

venerdì 4 gennaio 2013

Dicembre 2012 in Italia: torna l'anomalia negativa!

Il mese di Dicembre fa registrare uno scarto negativo di -0.59°C, risultando più freddo della media su tutto il territorio nazionale, soprattutto nei valori minimi, con scarti complessivi fino a -1°C al Nord Est. Il mese infatti è stato caratterizzato fino a Natale da temperature sempre piuttosto basse, anche se mai eclatanti. Dal punto di vista pluviometrico le precipitazioni sono risultate un po' più scarse della media, con un deficit complessivo del 20%. Nel dettaglio Dicembre è risultato più secco al Centro Nord e in Sardegna con deficit anche superiori al 50% su Piemonte, Marche e Sardegna. Le piogge invece hanno privilegiato soprattutto le regioni meridionali e in particolare la Calabria.

La rimonta dell'Alta Pressione determinerà condizioni di prevalente bel tempo, l'eccezione sarà rappresentata dalle regioni del medio-basso versante adriatico e il sud. Qui ci aspettiamo nubi irregolari e qualche debole precipitazione sparsa.