sabato 22 ottobre 2011

Inverno 2011/2012: le proiezioni americane

Inverno ruggente sui Balcani, più mite e secco sull'ovest Europa- Le proiezioni americane sull'Inverno 2011/2012 in Europa prevedono una stagione assai fredda e nevosa sul comparto orientale, secca e mite su quello occidentale. Il pattern sinottico prevalente vede infatti la presenza di un blocco anticiclonico sul vicino atlantico con frequente ingerenza sull'Europa occidentale; tale dinamica potrebbe venire favorita dalla presenza di acque più calde del normale proprio sull'Atlantico, da una NAO che stenta a raggiungere valori negativi e dalla presenza de La Nina, la quale potrebbe agevolari promontori d'onda del getto sull'Altantico ( pulsazioni anticicloniche ). Inverno dunque piuttosto secco e mite sull'Iberia e in parte sulla Francia, più addolcito anche sulle Isole Britanniche rispetto agli anni scorsi, con freddo meno intenso e minori occasioni per nevicate; sul comparto britannico si prevedono tuttavia frequenti situazioni di ventose, anche di notevole rilievo. Tutta un'altra storia per l'Europa centro-orientale, che avrebbe le porte spalancate alle incursioni fredde russo-siberiane e/o polari, con frequenti nevicate e temperature sotto la media; le proiezioni americane prevedono un Inverno particolarmente freddo e nevoso tra area carpatico-danubiana e Balcani, marginalmente anche sull'Europa centrale. E l'Italia? Come spesso accade in situazioni sinottiche di questo tipo, l'Italia farebbe da spartiacque, venendo marginalmente interessata dalle pulsazioni fredde in ingresso da est, ma anche dalle ingerenze anticicloniche in pulsazione da ovest, con parziale smorzamento dell'attività perturbata invernale. Adriatiche e Nordest avrebbero maggiori probabilità di essere interessate da aria fredda con precipitazioni nevose anche a quote basse; più all'asciutto Tirreno e Nordovest, causa di pressioni piuttosto alte sul Mediterraneo occidentale, dove tra l'altro le anomalie della temperatura superficiale risultano ancora marcatamente positive. Qualche perturbazione potrebbe ad ogni modo riuscire saltuariamente ad entrare anche su quest'area, scivolando dalle Isole Britanniche ed entrando dalla Francia. Tale configurazione viene ripresa ed esaltata anche dalle proiezioni stagionali dell'IRI, International Research Institute, che vedono pressioni più basse del normale anche sul comparto italiano, e in parte dalla NASA che vede precipitazioni inferiori alla media proprio sull'Europa più occidentale. Decisamente più secche le proiezioni NOAA, che vedono precipitazioni inferiori alla norma su tutto il comparto Mediterraneo centro-occidentale, dall'Iberia al Centronord Italia.

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