martedì 6 aprile 2010

L'Artico si riporta in media!


Avevamo già sottolineato l'incredibile crescita della banchisa artica in questa fase della stagione, quando normalmente il picco in estensione dovrebbe essere già stato raggiunto (mese di marzo) e dovrebbe quindi iniziare la lenta fase di fusione che porterà i ghiacci marini artici verso i minimi estivi. Invece, con un colpo di reni inatteso, la banchisa artica ha ritoccato il massimo del 2010 portandolo dai precedenti 14,375 milioni di km2 dell'8 marzo ai 14,405 milioni di Km2 del 30 marzo.

Ma la cosa davvero interessante è che i ghiacci marini artici si sono praticamente riportati in prossimità dalla media storica, che riguarda il periodo del monitoraggio satellitare 1979-2000: siamo a meno di 100.000 km2 dalla media. Secondo gli scienziati del NSIDC (National Snow and Ice Data Center), uno dei più prestigiosi centri di studio sui ghiacci polari, tale fenomeno è da attribuirsi soprattutto ai venti settentrionali che hanno favorito il mantenimento e il consolidamento della banchisa nell'area dello Stretto di Bering, molto più estesa della norma. In generale negli ultimi tempi, si sta molto concentrando l'attenzione nello studio dei ghiacci marini artici sulle correnti marine e sui venti piuttosto che semplicemente solo sulle temperature.

Nel grafico qui riportato potete osservare come la linea dell'estensione di quest'anno (azzurro) si sia distaccata ampiamente da quella tratteggiata che rappresenta l'anno del grande minimo, il 2007, e si sia portata in prossimità della linea grigia che rappresenta invece la media storica delle rilevazioni satellitari.

Ovviamente, pur suscitando scalpore, tale avvenimento non indica un cambio di rotta determinante nel trend in estensione dei ghiacci artici, che vogliamo ricordarlo continua ad essere negativo. I conti di quest'anno andranno fatti a settembre, quando si toccherà il minimo stagionale della banchisa. Per ora accontentiamoci di assaporare una buona notizia riguardo alla salute di un elemento fondamentale del nostro pianeta.

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