sabato 31 marzo 2012

Estensione del ghiaccio marino artico al 18 marzo 2012, pari a 15,24 milioni di chilometri quadrati (5,88 milioni di miglia quadrate). Deficit trentennale ridotto a -614.000km2!

Lo scorso 18 marzo 2012 il ghiaccio marino artico ha probabilmente raggiunto il suo massimo grado d'estensione per quest'anno, pari a 15,24 milioni di chilometri quadrati. La portata massima è stata di 614.000 chilometri quadrati al di sotto della media 1979-2000, che è pari a 15,86 milioni di chilometri quadrati (6.12 milioni di miglia quadrate). Il massimo si è verificato quest'anno in ritardo, 12 giorni oltre la data media del periodo 1979-2000, che cadeva solitamente attorno al 6 marzo. Il vortice polare ancora vivace ha permesso quest'anno di raggiungere i valori massimi quasi a fine marzo.La stagione era iniziata malissimo, con un'estensione dei ghiacci marini prossima ai minimi storici. In seguito, a sorpresa, il pack artico è notevolmente cresciuto sul finire del mese di febbraio, fino a portarsi su dei livelli non così lontani dagli standard normali del periodo 1979-2000. La massima estensione dei ghiacci di quest'anno risulta essere la nona più bassa di sempre, ma comunque superiore al massimo del 2008 (15,24 milioni di chilometri quadrati. L'anno scorso, il 2011, si era avuta l'estensione massima più bassa, con appena 14.64 milioni di chilometri quadrati. La situazione appare poi notevolmente migliore rispetto alla stagione 2007, la più critica per il livello minimo raggiunto alla fine d'estate. A partire dal 20 marzo, l'estensione del ghiaccio è leggermente diminuita per cinque giorni. Tuttavia, vi è ancora la possibilità che l'estensione del ghiaccio possa nuovamente crescere. In questo periodo la misura del ghiaccio marino tende ad essere molto variabile, perché il ghiaccio in prossimità del bordo è sottile e quindi maggiormente vulnerabile agli agenti atmosferici, oscillando spesso vicino al limite massimo per diversi giorni o settimane, come ha fatto quest'anno. Considerando l'attuale situazione, il naturale declino stagionale potrebbe leggermente stentare e quindi non escludiamo che almeno durante il mese di Aprile l'estensione del pack artico rimanga su valori ancor più vicini alla media del ventennio compreso fra il 1979-2000.

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