Analisi ed evoluzione:
Mentre i dati raccontano di una estate sopra le righe arriva settembre che mostra un avvio simil autunnale. Statisticamente il mese è però più vicino a quello estivo anche se iniziano a mostrarsi i primi segnali di un abbassamento del flusso perturbato atlantico.
Chi si aspettava un'estate 2012 “normale” si è dovuto ricredere per via di sette ondate di calore consecutive. L'anticiclone africano ha avuto una corsia preferenziale sul Mediterraneo e le conseguenze le conosciamo. Il pattern che ha portato una delle estati più calde e secche di sempre è stato caratterizzato da una NAO negativa e da un EA+ con la Zona di Convergenza intertropicale sopra media per via dell'attività monsonica intensa.
Aspettarsi un netto cambio di tendenza al momento non è “consentito” dalle teleconnessioni che non mostrano grosse variazioni rispetto a quanto visto nei mesi estivi. Per un vero cambio bisognerà probabilmente aspettare ottobre. L'onda calda estiva per ora tenderà ad abbassarsi di latitudine ma rimarrà ad un passo dall'Italia e sicuramente la influenzerà ancora. L'altra anomalia di pressione sarà negativa e posizionata sulla Scandinavia. Il ruolo della QBO, ovvero l'andamento dei venti stratosferici sarà importante; in questo periodo raggiunge il suo “picco” orientale e settembre è un mese che risulta sensibile alla sua azione. Ciò induce a pensare una difficoltà per l'Atlantico ad avere una strada spianata verso il Mediterraneo con gli attacchi più propensi a venire da Nord o Nord Est e con andamento retrogrado, diretti inizialmente verso la falla iberico portoghese. Incertezze: l'attività degli uragani atlantici che potrebbe influenzare il pattern circolatorio.
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