martedì 2 febbraio 2010

Ultime proiezioni del modello Ibimet del CNR: ci attendono altri due mesi di freddo


Come già spiegato in precedenti articoli, il modello Ibimet, in funzione al CNR, effettua le proprie proiezioni stagionali sulla base della situazione degli indici climatici presenti nei mesi precedenti.
Tali indici, tra cui il ciclo della NAO (Oscillazione Nord Atlantica), l'oscillazione quasi biennale delle correnti in quota, l'Atlantic Tripole, le temperature marine del Golfo di Guinea, hanno poi un'influenza determinante per il clima dei mesi futuri in ambito mediterraneo.

Occorre, ovviamente, un complesso modello matematico, per correlare tra di loro i vari indici climatici, con le anomalie presenti nel Geopotenziale, le temperature ad 850 hPa e le precipitazioni sul Bacino del "Mare Nostrum".
In questo modo, il modello del CNR si distingue dagli altri modelli stagionali, quali quello del NCEP, o della NASA, che, oltre all'analisi delle anomalie oceaniche, sono anche in parte deterministici.

In questo caso, l'ultima emissione di questo modello prevede, per il mese di Febbraio, dei geopotenziali inferiori alla norma sul Mediterraneo Centrale, con precipitazioni superiori alla norma su tutta la nostra Penisola, e temperature piuttosto basse, in particolare sull'estremo Sud.

Il mese di Marzo sembra più ferocemente freddo, pur con geopotenziali superiori alla norma e precipitazioni generalmente scarse, il che farebbe ipotizzare la presenza di espansioni anticiclone fredde sulla nostra Penisola, con aria fredda proveniente dai Balcani.

Solo il mese di Aprile si presenterebbe con temperature miti, anche se attraversato dalle perturbazioni atlantiche.

Ricordiamo che, come tutti i modelli stagionali, le previsioni sono tanto più probabili quanto meno ci si allontana, in altre parole, l'andamento previsto di Febbraio ha maggiori probabilità di verificarsi rispetto a quello di Aprile.

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