martedì 11 gennaio 2011

Artico: il dicembre peggiore di sempre.



L'ultimo mese del 2010 ha fatto segnare il minimo storico in estensione della banchisa artica. Anzi, per essere più precisi bisognerebbe parlare di ghiacci marini artici, perché vedremo come in effetti la banchisa artica vera e propria goda di una discreta salute. A causa di un'Artic Oscillation (AO) fortemente negativa per quasi tutto il mese, venti e correnti miti si sono riversati sull'area artica, causando anomalie termiche positive anche di dieci gradi sopra la media. Le aree più colpite sono state la Baia di Hudson, la Baia di Baffin e lo stretto Baffin/Davis, quindi in generale l'area del Canada nord-orientale e della Groenlandia occidentale. Qui le numerose aree di mare senza ghiaccio hanno favorito il rilascio di calore che si andato a sommare alle correnti miti di cui abbiamo parlato sopra. Quindi una AO sensibilmente negativa e vaste aree di mare prive di ghiaccio hanno determinato il deficit record dei ghiacci marini artici, che si sono fermati a dicembre a circa 12 milioni di km2 contro i 13,4 milioni di km2 che rappresentano la media trentennale. Tale scenario è rappresentato dal primo grafico qui riportato, in cui si vede bene il minimo assoluto ed il trend negativo valutabile intorno a una perdita in estensione di 3,5% per decennio.
D'altra parte, se passiamo ad analizzare la seconda carta tematica, noteremo che lo spessore del ghiaccio della banchisa artica, cioè riguardante il Mare glaciale Artico e non le sue varie arterie secondarie (come la baia di Hudson, di Baffin, i mari della Siberia orientale, ecc.) sia in discreta salute. Se cliccate sopra la carta questa si ingrandirà permettendovi di notare come lo spessore della banchisa nel giorno 9 gennaio 2011 sia stato intorno ai 3 metri, ben diverso dallo spessore del 9 gennaio 2008, subito dopo quindi il terribile settembre 2007 che vide il minimo storico in estensione dell'Artico, dove le aree della banchisa inferiori ai 2 metri di spessore sono molto estese.
Ciò ci tranquillizza riguardo all'estate ventura, quando la banchisa dovrà affrontare le temperature miti della breve stagione calda: più che l'estensione sarà infatti lo spessore a giocare un ruolo determinante nel difficile passaggio estivo.
Infine è importante dare un'occhiata a cosa sta accadendo ai ghiacci marini antartici.
In effetti qui la situazione per quanto concerne l'estensione è capovolta. A fronte di una media per il mese di dicembre di 11,1 milioni di km2 il mese scorso si è arrivati a misurate ben 12,1 milioni di km2. In effetti la Southern Annular Mode (SAM), corrispettivo antartico della AO, è stata sensibilmente positiva nello scorso mese. Anche il trend di crescita è positivo, con un aumento di circa 1,4% per decennio. Tale situazione dei ghiacci polari così invertita gioca a favore della teoria che vorrebbe che i due Poli siano in opposizione: quando l'uno mostra una crescita dei ghiacci, l'altro mostra una diminuzione.

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