La banchisa artica continua a crescere ad un ritmo molto sostenuto, guadagnando giornalmente 82.000kmq. La media ventennale di riferimento vorrebbe un aumento di circa 70.000kmq al giorno, ciò significa che l'attuale incremento è più intenso rispetto alla normale climatica del 15%. Dal 20 Settembre al 10 ottobre il pack artico è cresciuto di 1.650.000kmq, superando la soglia dei 6 milioni di kmq (6.3 per l'esattezza). Si tratta dell'incremento più intenso, relativamente al periodo in esame, degli ultimi 9 anni.
Il forte avanzamento degli ultimi 20 giorni ha ridotto il deficit accumulato tra agosto e settembre che perà rimane ancora su livelli quasi da record. Secondo i dati satellitari NSIDC il deficit di ghiaccio, al 10 ottobre, si attestava intorno ai 2 milioni di chilometri quadrati; rispetto al minimo del 19 settembre il divario si è assottigliato di circa 400.000kmq. Sul 2007, invece, il guadagno è intorno agli 1.2 milioni di chilometri quadrati.
L'attuale estensione del pack artico risulta superiore al 2008 e al 2009 ed uguale a quella del 2006. Ma perchè negli ultimi 5 anni assistiamo a minimi eccezionali e ad altrettando 'prodigiosi' recuperi autunnali? La risposta è semplice: La risposta è semplice: le aree di mare libere dai ghiacci nelle estati degli ultimi 4 anni sono poste a latitudini altissime, è ovvio quindi che al primo calo stagionale della temperatura tutto si ricongeli rapidamente. Quindi l'aumento esponenziale che possiamo apprezzare in questi giorni rientra nella 'normalità' climatica della seconda metà degli anni duemila. Se da un lato, quindi, possiamo apprezzare la reazione stagionale della banchisa, dall'altro resta alta la preoccupazione per un pack che non riesce ad arginare la fusione estiva...
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