domenica 5 dicembre 2010

Dati Novembre: Italia allagata dalle piogge (ISAC)





L'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, (ISAC-CNR) ha appena divulgato i dati climatici riassuntivi per il mese di Novembre 2010. La rete di stazioni meteorologiche dislocate sul territorio italiano ha registrato il 14esimo Novembre più piovoso della serie (il cui inizio è datato 1800) a scala nazionale con un surplus di precipitazioni pari all'84%, in pratica quasi il doppio della pioggia che dovrebbe cadere. Nel dettaglio le uniche regioni nelle quali il cumulato è stato pari o comunque confrontabile con le medie pluviometriche di Novembre sono state quelle del medio-basso versante adriatico ed i settori ionici. Sulle regioni di Nord Ovest e su Sicilia e Medio-Basso Tirreno l'accumulo ha invece superato del 100-200% il valore atteso.


Anche dal punto di vista termico la situazione è risultata piuttosto anomala a causa del continuo flusso di correnti umide meridionali: è stato il 21esimo Novembre più caldo dal 1800 con uno scarto di +1,13°C dalla media 1971-2000, bel lonato comunque dal record del 1926 (+3,14°C). Hanno contribuito in maniera determinante all'anomalia le regioni centromeridionali ove le deviazioni dalla media si sonto attestate a +1,5/+2°C mentre l'unica regione con anomalia leggermente negativa è risultata la Sardegna.
I dati complessivi autunnali (Settembre-Ottobre-Novembre), anch'essi freschi di pubblicazione, hanno visto un surplus precipitativo a scala nazionale del 22% con piogge molto abbondanti soprattutto al Sud mentre dal punto di vista termico è stato un autunno in media climatica (+0,04°C) sia dal punto di vista nazionale che sotto quello territoriale.
C'è da dire comunque che localmente le piogge osservate sono risultate in qualche caso ben superiori ai cumulati rappresentati dalle mappe grafiche del CNR. Balzano all'occhio i valori di anomalia graficati sul Nordest, abbastanza contenuti, quando tutti ancora ricordiamo l'alluvione occorsa in Veento. Ma anche su Lazio, Toscana ed Umbria i dati che ci sono giunti a fine mese dalle nostre stazioni meteo di riferimento riportavano anomalie superiori al 250% ed in qualche caso del 300%.

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