lunedì 1 novembre 2010

Si aggrava il deficit ad Ottobre


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Durante il mese di Ottobre appena conclusosi le rilevazioni satellitari che misurano l'estensione, la concentrazione ed il volume del pack artico hanno riportato all'unisono una situazione gravemente deficitaria. Nonostante la correzione degli evidenti errori strumentali che più volte hanno afflitto le sonde durante questo mese, l'anomalia di estensione del pack artico è rimasta su valori elevati per tutto il periodo con un ammanco medio attorno ad 1 milione e 300 mila chilometri quadrati. Normalmente invece, proprio durante i mesi autunnali, siamo abituati ad osservare una veloce riduzione dell'anomalia estensiva accumulata nel periodo estivo. Ma qual'è il motivo di tale debucle?

La situazione sinottica media mensile, estratta dai dati atmosferici dell'ESRL ha visto il perdurare di anomalie positive di geopotenziale sull'Oceano Glaciale Artico tra il Mare di Laptev, il Mar di Kara e la Terra di Francesco Giuseppe. Tale configurazione, alla base della nuova negativizzazione dell'Arctic Oscillation (AO), ha favorito il richiamo di masse d'aria più calda da Sud verso il Polo che se da un lato hanno incrementato lo strato di neve medio laddove il Mare risulta già ghiacciato, dall'altro hanno ritardato notevolmente il ghiacciamento dello stesso, grazie a temperature mediamente più alte. Le aree maggiormente interessate da questa anomalia risultano infatti quelle periferiche asiatiche con una anomalia complessiva di estensione che negli ultimi giorni del mese ha eguagliato quella disastrosa del 2007.

Fortunatamente le proiezioni per il prossimo periodo sono concordi nel mostrare un sensibile rafforzamento del vortice polare ed una fase di AO neutra o positiva; cià consentirà ritmi di congelamento maggiori degli attuali, che risultano essere i più bassi degli ultimi 10 anni.

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